Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù. Venite a me

Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù. Venite a me

Dal Vangelo secondo Matteo  11,25-30

           In quel tempo Gesù disse:

«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».

 

“Dio è amore” (1Gv 4,16). Questa sintetica e fondamentale affermazione dell’apostolo Giovanni è sufficiente per descrivere il significato e il senso della celebrazione del Sacratissimo Cuore di Gesù. Quanto celebriamo in questa festa non ci riporta ad un particolare momento del mistero di Cristo, ma offre alla nostra attenzione la sintesi, il senso ultimo della sua vita e della sua missione. Il Vangelo proclamato in questa solennità è solo un accenno dell’Amore con cui Gesù si è reso presente tra gli uomini, soprattutto attraverso il dono della sua stessa vita. “Hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli”: Cristo eleva la sua lode al Padre che nella sua benevolenza ha permesso ai più semplici di comprendere e sperimentare, chi è veramente Dio, al contrario di sapienti e dotti che si illudono di conoscere Dio fidandosi dei loro ragionamenti e chiudendo il loro cuore ad ogni novità. In cosa consiste questo Amore che Cristo è venuto ad annunciare? “Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo”: l’Amore del quale siamo fatti oggetto è il desiderio di Cristo di farci entrare nell’abbraccio che lega il Padre al Figlio e il Figlio al Padre. Cosa significa concretamente entrare nell’abbraccio di questo amore tra il Padre e il Figlio? Significa che l’amore è questione fondamentale per ciascuno di noi, un bisogno e un desiderio che ci raggiunge soprattutto nei momenti di sofferenza quando la solitudine rende ancora più drammatica l’esperienza della prova. “Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro”. Non è solo questione di amore, ma di vita. Sapere dove andare diventa importante per chi si è smarrito nelle intricate vicende della storia. Gesù non solo orienta il nostro cammino, ma Lui stesso diventa la mèta per il cammino di ogni uomo. “Venite a me”:  nella solennità del Sacro Cuore di Gesù questo invito di Gesù diventa per ogni credente una promessa, la promessa di trovare in Lui l’Amore vero, quello che può aiutarci a vivere con più serenità nella nostra storia. Come scriveva Papa Benedetto XVI: L’amore di Dio per noi è questione fondamentale per la vita e pone domande decisive su chi è Dio e chi siamo noi” (Deus caritas est 2)

don Mimmo

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