XXIV Domenica. “Chi di voi?”

XXIV Domenica. "Chi di voi?"

Siamo nell’Anno Giubilare della Misericordia indetto da Papa Francesco e sulla parabola del Figliol prodigo o del Padre misericordioso sono state fatte tante interessanti riflessioni. Ma vale la pena soffermarsi sul contesto più ampio nel quale è inserita la parabola. Allo stesso tempo, non possiamo tralasciare il fatto che essa è preceduta da altre due piccole parabole, quella delle “cento pecore” e delle “dieci monete”. Il racconto delle parabole è motivato dal fatto che Gesù è accusato di mangiare con pubblicani e peccatori. Gesù introduce le tre parabole con una frase che sembra dare per scontato il fatto che noi faremmo altrettanto: “Chi di voi?”. Se ci riflettiamo bene, noi, in tutta verità non faremmo così. Le situazioni che Gesù presenta nelle parabole rasentano il paradosso. Nessun pastore lascia incustodite novantanove pecore per cercarne una che si è smarrita. Allo stesso modo, sembra un po’ eccessivo chiamare le vicine di casa a fare festa per una moneta trovata. Ma forse sta proprio qui il senso delle parabole che Gesù racconta: Dio non è come noi, non agisce come noi. L’amore di Dio per l’uomo è infinitamente più grande di ogni nostro sentimento. Le parabole di Gesù portano verso un’unica grande verità: l’abissale sproporzione tra il nostro modo di amare e il modo in cui Dio ci ama.

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