V Domenica di Quaresima. Credi questo?

V Domenica di Quaresima. Credi questo?

A differenza di Maria che rimane in casa, chiusa nel suo dolore, Marta va incontro a Gesù, ma con parole che hanno il tono di un rimprovero: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!». Come non riconoscere in queste parole il nostro smarrimento e la nostra delusione di fronte ad un Dio che, proprio nel momento del dolore ci sembra assente? Tante volte, in questi giorni, la domanda su Dio ci martella la testa e ci fa vacillare nella fede. Continuiamo a pregare, ma la nostra fede sembra cedere più alla delusione che alla fiducia. A Gesù che ricorda a Marta «Tuo fratello risorgerà», Marta risponde: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». Marta appoggia la sua fede su quello che sa, su quello che ha imparato, su quello che dicono le Scritture. Ma tutto quello che abbiamo imparato riguardo alla fede ci sembra inutile nel momento del dolore. A che serve credere in Dio se poi non interviene nel dramma che stiamo vivendo? Gesù non rimprovera Marta ma l’aiuta a compiere un passaggio necessario: «Chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?». Gesù sta invitando Marta a compiere il passaggio che porta dal sapere al credere. In parole più semplici, Gesù sta dicendo a Marta che non si vede per credere, ma si crede per poter vedere. E’ la nostra fiducia in Lui che lo rende presente nella storia. Il dialogo tra Gesù e Marta ci aiuta a non fermarci di fronte al prodigio di un morto rianimato che poi dovrà comunque morire. Non dobbiamo fermare lo sguardo sulla risurrezione di Lazzaro ma sulle parole di Gesù: «Io sono la risurrezione e la vita». In questi giorni difficili una riflessione merita la nostra attenzione. Certamente arriverà il momento nel quale questa situazione si risolverà, e tutti speriamo che accada al più presto. Ma come ne usciremo?  Cosa cambierà nella nostra vita? C’è una differenza sostanziale tra la risurrezione di Lazzaro e la risurrezione di Gesù. Lazzaro riprende la vita da dove è stata interrotta, destinata comunque verso la morte. La risurrezione di Gesù è un mistero più grande: si tratta di una vita completamente nuova, un nuovo inizio, una nuova creazione. Quando tutto sarà finito non possiamo accontentarci di risorgere come Lazzaro, riprendendo la vita da dove il contagio l’ha interrotta. Non possiamo accontentarci di tornare alla normalità, ma dobbiamo risorgere ad una vita completamente rinnovata, ad uno stile di vita completamente nuovo che ha saputo trasformare la “quarantena” in una quaresima, cioè in un verso cammino di conversione che ci ha completamente trasformati ad immagine del Risorto.

Buona Domenica in attesa di risorgere anche noi!

don Mimmo

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