IV Domenica. “Vedendo le folle”

IV Domenica. "Vedendo le folle"

Di fronte ad una folla che si assiepa intorno a te ci sono solo due reazioni, o il delirio per il consenso, oppure la paura per la minaccia. Il nostro brano si apre con lo sguardo di Gesù sulla folla e forse proprio questo sguardo aiuta a comprendere il senso di quello che Gesù dirà loro. Si, perché lo sguardo di Gesù verso la folla non provoca in lui delirio di onnipotenza e tanto meno la paura di non essere compreso. Il suo è uno sguardo di tenerezza. Più che guardare la folla, Gesù guarda il volto di ciascuno, lì davanti a lui e legge sul suo volto la storia che si porta dentro. Ad ognuno di loro, segnato da una storia spesso triste e ingiusta Gesù rivolge parole, che ad un primo ascolto lasciano perplessi: “Beati voi”. Può sembrare quasi un’ingiuria dire “beato” a chi vive una situazione di sofferenza. Ma proprio questa contraddizione ci aiuta a comprendere che la beatitudine di cui parla Gesù deve portare lo sguardo oltre il desiderio di una felicità semplicemente umana. Non dobbiamo dimenticare che la scena evangelica delle Beatitudini porta l’eco di un’altra scena, quella di Mosè che sul Sinai riceve i Comandamenti. Il confronto tra queste due scene aiuta a comprendere il senso quasi rivoluzionario delle parole di Gesù. I comandamenti indicavano all’uomo la strada per essere giusti e quindi degni dell’alleanza con Dio. Con le Beatitudini Gesù afferma che è Dio a fare giustizia per ogni uomo che si affida a Lui in ogni situazione di ingiustizia. Con i Comandamenti si diceva quello che l’uomo deve fare per Dio, con le Beatitudini Gesù dice quello che Dio fa per l’uomo. I Comandamenti dicevano come meritare l’Amore di Dio; con le Beatitudini Gesù dice che l’Amore di Dio non lo merita ma lo si accoglie. Si è “beati” non perché si soffre, ma perché nella sofferenza si sperimenta il conforto di Dio. Non una consolazione che sarà data alla fine dei tempi, ma una consolazione che ti raggiunge già in questa vita ogni qualvolta sperimenti di non essere solo perché Dio non è indifferente al tuo dolore. Forse dobbiamo scoprire la bellezza e la ricchezza di questa pagina evangelica. Conosciamo a memoria i Comandamenti, ma non sappiamo neanche quante sono le Beatitudini. Ci sforziamo di raggiungere Dio con il nostro giusto comportamento e non abbiamo ancora compreso che nella nostra fragilità è Dio che ci raggiunge e ci consola. Ricordiamo come inizia il nostro Vangelo: “Gesù, vedendo le folle”. Prima di essere noi a tentare di guardare verso Dio è Dio che in Cristo guarda verso di noi”.

don Mimmo

immagine: Beato Angelico, Le Beatitudini  (Firenze, Museo di S.Marco)

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