12
Mar 2021
Gola sazia disprezza il miele; per chi ha fame anche l’amaro è dolce Libro dei Proverbi 27,7 Tutto ciò che ruota attorno all’atto del mangiare diviene fonte di ispirazione per massime sapienziali. Il saggio si rende conto che non è sempre la bellezza o la bontà di qualcosa a sospingere il desiderio, bensì il proprio senso di mancanza. Quando ci si sente sazi, non si ricerca nulla e anche ciò che è buono e bello, potrebbe risultare stucchevole. Al contrario, chi avverte la mancanza di qualcosa, potrebbe nutrirla con qualsiasi “porcheria”. Ben......
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03
Mar 2021
Le parole del calunniatore sono come ghiotti bocconi che scendono fin nel più intimo Libro dei Proverbi 18,8 Per questo tempo cristianamente di quaresima, ancora un proverbio legato alla sfera del cibo. La similitudine sapienziale serve a parlare delle “parole del calunniatore”. Esse si presentano con due caratteristiche: sono deliziose da assaporare e si insinuano nel più profondo di chi le ascolta. Il segreto non sta tanto nelle parole in sé, quanto nell’abilità del cuoco (il calunniatore), che è in grado di combinare gli ingredienti (le persone coinvolte) con i condimenti giusti......
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25
Feb 2021
È meglio un tozzo di pane secco con la pace, che una casa piena di carni con la discordia Libro dei Proverbi 17,1 Questo proverbio ha diversi addentellati sia con il tempo quaresimale che stiamo affrontando che con il periodo storico che stiamo vivendo. Esso, infatti, si può collegare ai temi del digiuno e della sobrietà. È chiaro per tutti che l’ideale della tavola, e della vita, sarebbe «una casa piena di carni con la pace», ma sembra che questa associazione sia difficile in questo mondo, tanto che verrà utilizzata per descrivere......
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12
Feb 2021
Il ferro si affila col ferro, e l’uomo attraverso l’ingegno del suo prossimo Libro dei Proverbi 27,17 Quale la strada della sapienza? Quali consigli pratici dare affinché si possa crescere in questa virtù? Questo proverbio mette ancora una volta al centro l’importanza della via della relazione. Come il ferro si «affila» con il proprio simile, l’essere umano si «affina» nella relazione con il proprio simile. Ma non basta essere una persona di relazioni, bisogna saggiarne le qualità. Spesso la sapienza biblica mette in guardia dall’intrattenersi in compagnia dei «buontemponi», degli «stolti» o......
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03
Feb 2021
Insegna al tuo cuore a custodire ciò che la tua lingua insegna Detto di Abba Poimen Per essere persone di buonsenso è necessario anche essere onesti nel riconoscere ciò che in verità si è. Senza idealizzare troppo ciò che dovrebbe essere o come dovrebbe andare il mondo o come gli altri dovrebbero agire, la migliore scuola, ci trasmette la sapienza monastica, è guardare se stessi. Già dentro di sé, infatti, il rapporto tra ciò che si dice, ciò che si crede e ciò che si vive rivela tutta la propria precarietà. Solitamente......
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27
Gen 2021
Fu chiesto a un anziano: “Perché, quando cammino nel deserto, ho paura?”. Rispose: “Perché ancora vivi”. Detto anonimo di un padre del deserto Questo detto introduce a una sapienza profonda, forse non da tutti comprensibile. Esso lega inscindibilmente la vita, e di conseguenza la morte, alla paura. Un primo significato immediato che si deduce è che la paura è compagna della vita: finché saremo in vita la paura ci camminerà affianco. Questo non è detto che sia un male, perché la paura ci aiuta ad essere prudenti, a fuggire le situazioni di......
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21
Gen 2021
Lo stolto non si preoccupa di capire, ma di dire quel che pensa. Libro dei Proverbi 18,2 Quanto mai attuale questo aforisma, in un tempo in cui sembra che tutti abbiano qualcosa da dire o da condividere. La questione posta dall’autore biblico non è tanto sull’avere o non avere pensieri sapienti, ma sull’analizzare su cosa sia riposta la «preoccupazione», ossia comprendere quale sia l’approccio che una persona ha verso un dialogo. È questo «approccio di fondo» che rivela se nel cuore della persona regni la sapienza o la stoltezza. Il sapiente,......
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13
Gen 2021
Le cavallette non hanno un re, eppure marciano in file serrate. Libro dei Proverbi 30,27 Guardare agli animali come esempi di virtù appartiene alla retorica pedagogica dell’umanità. Originale, però, è il riferimento alle cavallette, annoverate dallo scrittore biblico tra gli animali più saggi della terra. Esse, infatti, non solo dimostrano la loro forza nella loro compattezza, capace di far tremare anche gli esseri umani dinanzi ai loro eserciti (vedi l’ottava piaga d’Egitto), ma ancor di più la loro saggezza nell’essere capaci di restare unite pur “non avendo un re”. Quando c’è in......
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30
Dic 2020
L’avvenire appartiene a coloro che avranno la memoria più lunga Baal Shem Tov Si è giunti alla fine dell’anno e solitamente si tirano le conclusioni di ciò che è stato. Una frase molto comune di questi periodi è: «un anno da dimenticare». Dietro questa espressione è celato un approccio alla vita che vuole nascondere ciò che non risulta essere positivo, per tenere solo ciò che è stato motivo di gioia o di pace. Eppure sono proprio i dolori, le delusioni, i fallimenti, le angosce, le frustrazioni, i sensi di impotenza, le prove......
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23
Dic 2020
Il povero ha fame e non lo sa Detto ebraico Avvertire la fame da cosa dipende? Dall’avere lo stomaco vuoto? Secondo questo detto ebraico no: ciò che rende esposti alla sensazione della fame non è l’avere lo stomaco vuoto, quanto piuttosto l’essere abituati ad averlo pieno. Il povero, infatti, abituato a soffrire la fame e le privazioni, oramai non se ne accorge più. Paradossalmente, invece, chi “ha più cibo” ha “più fame”, in quanto più ci si riempie, tanto più si fatica a sopportare ogni minima privazione, in un circolo vizioso......
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