BuonSenso #13

Gola sazia disprezza il miele;
per chi ha fame anche l’amaro è dolceLibro dei Proverbi 27,7
Tutto ciò che ruota attorno all’atto del mangiare diviene fonte di ispirazione per massime sapienziali. Il saggio si rende conto che non è sempre la bellezza o la bontà di qualcosa a sospingere il desiderio, bensì il proprio senso di mancanza. Quando ci si sente sazi, non si ricerca nulla e anche ciò che è buono e bello, potrebbe risultare stucchevole. Al contrario, chi avverte la mancanza di qualcosa, potrebbe nutrirla con qualsiasi “porcheria”. Ben conoscono questa dinamica i produttori pubblicitari che si concentrano sul creare il bisogno, prima di proporne la soddisfazione.
Questa riflessione potrebbe portare a innumerevoli ulteriori considerazioni. Ci si potrebbe chiedere con che cosa si nutrono i propri bisogni; se sono bisogni reali o bisogni indotti; se in questo momento si sta mangiando “l’amaro” pur di saziarsi; se questo sta rendendo incapaci di cercare il meglio.
La pratica del digiuno (che è sapienza condivisa da tutte le tradizioni spirituali) non solo dal cibo, ma anche da tante dinamiche relazionali, serve a mettersi in contatto con i propri bisogni reali, per poi purificarsi dall’amaro che si è ingoiato per fame, al fine di cercare il vero miele che dà gusto alla vita.
Don Alfredo
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