BuonSenso #11

BuonSenso #11

È meglio un tozzo di pane secco con la pace,
che una casa piena di carni con la discordia

Libro dei Proverbi 17,1

Questo proverbio ha diversi addentellati sia con il tempo quaresimale che stiamo affrontando che con il periodo storico che stiamo vivendo. Esso, infatti, si può collegare ai temi del digiuno e della sobrietà.

È chiaro per tutti che l’ideale della tavola, e della vita, sarebbe «una casa piena di carni con la pace», ma sembra che questa associazione sia difficile in questo mondo, tanto che verrà utilizzata per descrivere cosa sia il paradiso (cfr. Is 25,6-10).

Il «tozzo di pane secco», allora, non è un bene di per sé stesso, da ricercare come mezzo di espiazione (autopunizione) per le proprie colpe o per ottenere la soddisfazione di sentirsi capaci di fare delle rinunce.

Il proverbio ci dice, piuttosto, che spesso, proprio per riempire la propria casa di carni, ossia la propria vita di beni, materiali, psicologici o affettivi, si passa dalla rottura delle relazioni, attraverso litigi, invidie, tradimenti, sopraffazioni.

Allora, il mangiare un tozzo di pane secco significa decidersi di rinunciare ad ingrassare il proprio ventre e il proprio ego, per gustare il nutrimento che proviene dai legami custoditi. Digiunare è il dirsi: «io non combatterò mai contro nessuno per un bene materiale», perché sono le relazioni il vero condimento della vita. E allora quel pezzo di pane avrà tutt’altro sapore.

Don Alfredo

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